#6 Leggere i valori dei condensatori

simbolo condensatore

Prima di addentrarci sui vari tipi di condensatori che esistono, su come interpretare i vari simboli che questi hanno nel loro corpo, iniziamo con la simbologia, i condensatori negli schemi elettrici vengono rappresentati con due simboli, riportati qui a fianco, il primo di sinistra indica un condensatore generico non polarizzato, il secondo simbolo indica condensatori polarizzati, esistono anche condensatori a valore variabile, che solitamente viene indicato con lo stesso simbolo ma con sopra un freccia.

Mentre il primo può essere installato in qualsiasi verso, per il secondo occorre rispettare la polarità onde evitare di danneggiare il condensatore.

Tutti i condensatori oltre al valore espresso in farad, hanno anche un valore di tensione di lavoro che non va superato, in caso di sostituzione si può cambiare con un valore maggiore ma mai minore.

Iniziamo a vedere quali condensatori esistono:

I più economici e diffusi sono quelli ceramici, sembrano delle lenticchie o piccole caramelline, con stampato sopra il valore, i vecchi modelli solitamente erano di forma circolare come il primo qui di fianco, oggi si trovano in commercio in sostituzione di questi, i modelli MLCC, di forma leggermente diversa, come quello blu in foto, ed hanno sempre sopra il corpo il valore stampato

Condensatore ceramico
Condensatore MLCC

I ceramici o gli MLCC non sono polarizzati, quindi è possibile installarli come le resistenze senza seguire un posizione particolare.

Solitamente il loro valore è indicato con un numero senza una scala, in questo caso la scala di riferimento sarà il picoFarad (pF) cioè 10-12 F, inoltre l’ultimo valore indica il moltiplicatore, quindi ad esempio un valore di 104 sarà 10×104pF ossia 100.000 pF.
A volte accanto al valore si trova una lettera, questa indica la precisione del componente, esistono delle tabelle per leggere queste lettere.

I condensatori plastici o poliestere, solitamente di forma a parallelepido, anche questi condensatori utilizzano una nomenclatura come i ceramici, quindi prendendo come esempio quello nella foto qui di fianco avremo 223K cioè 22.000pF con una precisione data da K del 10% ed una tensione massima di lavoro di 630V
Ricordate che K non sta per kilo ma è il simbolo della precisione, i condensatori plastici sono anche questi non polarizzati.

I condensatori elettrolitici, di forma cilindrica, con i pin di collegamento che escono da sotto, sono di tipo polarizzato, hanno infatti sul corpo indicato il lato del pin negativo, con una fila di meno, come quello in foto, a volte invece del polo negativo è indicato il positivo.

Viene anche in questo condensatore indicato il valore di capacità e di tensione, solitamente questi condensatori, hanno valori di microFarad (µF) ed a volte secondo la grandezza del componente, la scala di valore è indicata.

Oltre al valore di capacità è indicato anche il valore massimo di tensione da non superare.

Essendo un condensatore polarizzato va rispettato il verso di collegamento onde evitare danneggiamenti al componente o peggio ancora lo scoppio.
Gli elettrolitici sono forse i più delicati, questi infatti hanno anche una temperatura massima di lavoro, solitamente 80°C ma a volte anche 100°C, al loro interno come isolante hanno una sostanza gel che con il tempo può seccarsi creando un guasto nei circuiti elettronici.

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