#4 Stampa FDM: Piede di elefante

Stampa FDM:Piede di elefante

Il Piede di elefante è un problema che si presenta alla base dell’oggetto, facendola risultare più ampia rispetto alla larghezza dello stesso oggetto.

Questo si pensa che accade per colpa del peso dell’oggetto o per il piano di stampa troppo caldo, in realtà nella quasi totalità delle volte non è così, quindi salvo che non riscaldate eccessivamente il piano di stampa, il problema è da cercarsi altrove.

La causa principale del piede di elefante è quasi sempre l’eccessivo schiacciamento del primo layer sul piano di stampa, che causa un allargamento dello strato rispetto a quanto impostato sullo silcer.

La prima soluzione che si può provare è quella di calibrare il valore di Z-Offset, cioè il valore che indica la distanza tra il piano di stampa e l’ugello.
La regolazione può essere fatta sia dalla stampante stessa regolando il valore di babystepping (Se il firmware della stampante lo permette), abbassando o alzando l’ugello durante la stampa del primo strato; attenzione a non confondere questa regolazione con il livellamento del piatto, sono due cose differenti.

Alcuni software di slicer offrono la possibilità di controllare la quantità di materiale usato solo per il primo layer, questo può essere ridotto fino ad un massimo del 15% per ottenere già una riduzione del piede di elefante, ma una riduzione eccessiva rischia di portare a basi dell’oggetto sotto estruse o con fori, inoltre è utile avere una larghezza di estrusione del primo layer maggiore del 30% rispetto al diametro dell’ugello, questo migliora l’adesione al piano di stampa.

L’altezza del primo strato influisce anche sul problema, solitamente con un ugello da 0.4mm si tende ad avere un’altezza del primo layer di 0.3mm ed i successivi di 0.2mm

Non vi resta che provare i vari valori fino ad ottenere il miglior risultato di stampa.

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