#5 Calibrare il piatto magnetico

come calibrare la stampante a resina dopo aver installato un piatto magnetico

Oggi vedremo come calibrare la stampate a resina dopo l’installazione del piatto magnetico, accessorio molto comodo per evitare rotture delle stampe in fase di distacco.

Calibrare il piatto magnetico

A differenza delle stampanti FDM, dove solitamente occorre solo ricalibrare il piatto con la classica tecnica del foglio di carta, nelle stampanti a resina la cosa è un po più complicata, in quanto l’altezza del nuovo componente che può influire sui sensori ottici dell’asse Z.

come dicevo in precedenza, mentre sulle stampanti FDM solitamente lo spessore del piatto magnetico è identico a quello del piatto in vetro, quindi occorre solo una calibrazione con il foglio di carta, nelle stampanti a resina si viene a creare uno spessore sulla base di stampa che può impedire al sensore ottico di bloccare la discesa del piatto con possibili guasti alla stampante.

In questo tutorial vi spiegherò come ovviare a questo problema, usando la mia Anycubic photon mono 4k, come esempio.

Calibrare il piatto magnetico
sensore asse Z

La prima cosa da fare prima di installare il nuovo piatto è quella di misurare il suo spessore, così da sapere quanto spazio stiamo “rubando al sensore”; fatto questo in base al tipo di sensore che monta la vostra stampante potete scegliere, se stampare il distanziatore di sana pianta, oppure inserire un spessore, tra l’asse Z ed il distanziatore originale.

Una volta deciso cosa si vuole fare, basta disegnare il nuovo pezzo con un software CAD e stamparlo in 3D.

Se reverite stampare tutto il distanziatore, vi consiglio di stamparlo in resina, essendo di piccolo spessore, in FDM potreste avere dei problemi in fase di stampa.
Viceversa se decidete di stampare lo spessore da inserire tra l’asse Z e il distanziatore, potete anche stamparlo in FDM, ricordandovi di dare un riempimento al 100% per maggiore solidità del pezzo.

Calibrare il piatto magnetico
distanziatore fine corsa asse Z

Personalmente avendo la mia stampante il distanziatore in metallo, ho preferito aggiungere uno spessore tra l’asse e questo, così da evitare rotture durante l’assemblaggio o durante stampe future.

In Fusion ho disegnato un parallelepipedo con base identica a quella del supporto in cui è avvitato il distanziatore e con due fori leggermente più grandi rispetto alle viti per evitare problemi durante il montaggio, mi è bastato ingrandire il foro di 0.5mm per avere il gioco necessario a far entrare le viti senza problemi.

Una volta stampa lo inserito tra la base ed il distanziatore ed avvitato avendo cura di non stringere molto le viti per evitare che si rompesse.

Finita la parte hardware, occorre ricalibrare il piatto dal display della stampante, come si fa solitamente alla prima accensione della stampante, seguendo le indicazioni indicate dal produttore.

Ultima cosa da fare, ma anche questa importante, è quella di modificare l’altezza massima sul software di slicing, infatti dovete togliere dall’altezza massima lo spessore che adesso occupa il nuovo accessorio, così da evitare problemi di stampa in caso stampasse oggetti molto alti..

Per fare questo occorre aprire il software andare nella funzione setup e sottrarre dal valore indicato per l’asse Z, lo spessore occupato dal nuovo accessorio, salvate la modifica e siete pronti per stampare nuovamente.

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